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Conclusasi con successo la manifestazione dedicata a tutte le donne.

Disegni di Daniela Gazzara
 

Conclusasi la manifestazione dedicata alle donne organizzata dall'Associazione nei giorni di Sabato 9 e Domenica 10 Marzo con una mostra di Disegno e di Fotografia e un Incontro Dibattito ospitati nell’Aula Consiliare del Comune di Rometta. “Fermo restando che la festa della donna è tutti i giorni e non uno in particolare”, come ha più volte affermato il presidente della A.C. Marduk, Pippo Pinizzotto, l’evento è stato l’occasione per due giovani artiste, Simona Magazù e Daniela Gazzara, per esporre al pubblico il lavoro della loro produzione: la fotografia per la prima e il Disegno per l’altra. Una prospettiva ottica ricercata che denota una particolare vivacità narrativa attraverso le immagini scattate a donne catturate nella loro essenza femminile, muove l’estro della giovane e talentuosa Simona. Mentre i volti di donne, famose e non, sembrano dominare nei disegni di Daniela. Visi dai lineamenti perfetti, impressi per esaltare la bellezza femminile; a prima vista l’estetismo sembra aleggiare negli occhi lineati alla perfezione, ma è nei tratti del chiaroscuro, quasi celate nelle ombre che scorrono veloci sulle linee della matita, che si colgono gli aspetti della giovane artista. Costei affida al grigio scuro ma anche ai colori, minoritari sullo spazio bianco rispetto alla grafite,  il compito di trasmettere la propria visione dell’umana rappresentazione.

 

Fotografie di Simona Magazù

 


Esaustivo e su varie problematiche afferenti l’universo femminile si è snodato l’iter dell’incontro-dibattito con interventi di vari esponenti della vita sociale e culturale di Rometta. Tra questi molto apprezzata l’attenta disamina di Caterina Cavallaro che ha toccato alcuni aspetti giuridici, e non solo, della condizione della donna in Italia, soprattutto all’assurdo ritardo di alcune modifiche apportate al nostro Codice Giuridico. In questo senso, la relatrice ha richiamato la tardiva introduzione  di alcune importanti norme, come il reato di atti persecutori (Stalking) accolto nel nostro codice penale solo nel 2009  (D.L. 23, n. 11) ma anche con l’antitetica e vetusta prassi legale del “matrimonio riparatore” o il riconoscimento (Legge .66 del 1996) che lo stupro è un crimine contro la persona, che viene coartata nella sua libertà sessuale, e non contro la morale pubblica.

 


(da sinistra) Caterina Cavallaro, Maria Catanzaro, Enzo Cicero e Piero Gazzara

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Il sacrificio e la solitudine di molti testimoni di mafia sono state poste in evidenza dall’Assessore Maria Catanzaro che si è soffermata sulla vita di Rita Atria, Una ragazza di diciassette anni che contro la sua stessa famiglia denunciò nel 1991 il sistema criminoso e per questo venne tacciata di “infame” dalla stessa madre e da tutti i suoi amici. Fu costretta a vivere sotto protezione a Roma ma qui, dopo l’assassinio del giudice Paolo Borsellino con il quale aveva collaborato,  sentendosi abbandonata dallo Stato e nel pieno sconforto si suicida facendo con quel gesto estremo un atto di libertà e insieme di protesta contro una società malata e impotente a debellare la mafia.
 


Rita Atria

 


Intraprendenza e rottura degli schemi tradizionali sono stati visti dal sottoscritto nella vita turbinosa della grande giornalista e scrittrice, Oriana Fallaci. Nel mia relazione, il pubblico presente nell’aula consiliare ha potuto ripercorrere le tappe fondamentali della vita della Fallaci. Dai reportage di guerra sui fronti del Vietnam, della Cambogia e del Libano da dove la giornalista fiorentina inviava i suoi “resoconti dal fronte” alle maggiori testate della carta stampata italiana e nei quali sempre lasciava trasparire il suo pensiero: “Io sono qui per provare qualcosa in cui credo: che la guerra è inutile e sciocca, la più bestiale prova di idiozia della razza terrestre”. Ed ancora dalla sua vasta produzione di scrittrice che occuperà gran parte della sua vita e molti dei suoi scritti sono diventati dei bestseller, tradotti in numerosi Paesi come il romanzo-verità “Uomo”: pubblicato per la prima volta nel 1979, crudo e appassionato, dove la Fallaci racconta la storia di Alekos Panagulis, eroe della Resistenza greca nella lotta ai Colonnelli e suo compagno di vita per anni.
 

Oriana Fallaci

 

 


Contributo dato da una donna al pensiero universale è stato, invece, la fonte dell’intervento di Enzo Cicero che ha individuato  in Hannah  Arendt (1906 – 1975), studiosa dei regimi totalitari e autrice di “Vita Activa e “La banalità del male” . L’Arendt, allieva di  Martin Heidegger (1889 – 1976), va ricordata per la sua fredda intuizione che portò a considerare la particolarità e l’originalità dei regimi totalitari del XX secolo (nazismo e stalinismo) come forme nuove di dittatura o di autoritarismo e quindi non analoghe a quelle dei secoli passati. Ma Hannah, ebrea nata in Germania e rifugiata negli Stati Uniti per sottrarsi alle persecuzioni naziste, si scagliò sempre contro la speculazione astratta degli intellettuali contemporanei che cercò di riportarli verso la dimensione della responsabilità comune nei confronti della sfera pubblica, per tanto tempo colpevolmente abbandonata. Il relatore ha ricordato come la donna Arendt abbia vissuto la sua vita intensa di intellettuale prolifera combattuta tra il suo amore nei confronti di Heidegger che lasciò quando questo iniziò a simpatizzare per il movimento nazista. Ma l’amore verso il suo maestro di Friburgo rimarrà nell’Arendt per sempre pur non condividendo le idee politiche di Heidegger.

 

 


Hannah Arendt

 


Alla fine il sindaco, Roberto Abbadessa, ha concluso gli interventi ringraziando i relatori e il pubblico presente, tra i quali il giudice monocratico di Messina, Salvatore Venuto, gli assessori comunali (era assente il Vicesindaco per la perdita del caro padre), il presidente del Consiglio Comunale, Andrea Cordaro, e il consigliere Giuseppe Patti , oltre ai vari rappresentanti dell’associazionismo locale, quali il Club delle Tre Torri, le associazioni di protezione civile, Mari e Monti e la Pantera, e il complesso bandistico “Città di Rometta”. Tra il pubblico anche una gradita presenza degli ex- Allievi del Collegio S.Maria de Pace, Michelangelo Valenti, Angelo Duca e Lorenzo Celona.

 



L'intervento conclusivo del Sindaco di Rometta
 

 

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